giovedì 26 gennaio 2017

ELOGIO AL TIRATORE


Qualsiasi persona che entra in una palestra vede dei ragazzi che prima dell'inizio dell'allenamento fanno scivolamenti e close out ... ah no. 
Chiunque entra in palestra vede dei ragazzi che tirano a canestro perché Il tiro in sè è ciò di più facile,intuitivo e gratificante che c'è all'interno del gioco della pallacanestro ma allo stesso tempo il gesto è il più complesso perché richiede: grande precisione nei movimenti, fluidità e velocità. 
A tutti piace tirare e a tutti piacerebbe segnare con buone percentuali; ogni volta che si vede un tiratore entrare in fiducia è sempre un'emozione perché sembra che diventi onnipotente che qualsiasi tipo di difesa non lo possa fermare. 
In molte palestre non si vede però questa cura del gesto e molto spesso questo viene trascurato a causa di pregiudizi (tanto è alto è inutile che impari a tirare, non capisce nulla, tanto impara da solo ecc) oppure perché si predilige fare altro pensando che tanto qualcuno lo metterà a posto. Un giocatore che ha una buona percentuale al tiro dalla media e dai tre punti parte con una marcia in più in qualsiasi categoria perché chi lo difende non può aspettarlo ma deve sempre stare attento a dove sia. Per questo si dovrebbe investire molto tempo all'interno degli allenamenti per lavorare sul tiro qualsiasi siano le capacità ed il livello dei giocatori. 

Adesso si analizzeranno le parti salienti del tiro in elevazione 

Tecnica 
Possiamo suddividere il tiro in tre fasi : 



  1. Preparazione del tiro in elevazione : durante la fase di preparazione bisogna avere gli occhi che guardano il canestro, i piedi larghi quanto la larghezza delle spalle e rivolti verso canestro, il piede della mano che tira leggermente più avanti, peso del corpo sugli avampiedi, il complesso caviglie-ginocchia-bacino-colonna flesse, sedere dietro rispetto alla verticale di tiro, allineamento delle articolazioni della mano di tiro, gomito sotto la palla, polso piegato e mano aperta che sorregge il pallone e la mano che non tira di lato alla palla aperta. 
  1. Esecuzione del tiro in elevazione : distensione del complesso caviglia,ginocchia,bacino schiena, distensione delle braccia e del polso, la frustata deve essere eseguita solo ad estensione delle braccia, rilascio della mano con l'indice e la mano che di guida che segue il pallone fino al rilascio dello stesso. 
  1. Chiusura del tiro in elevazione : nella fase di chiusura le braccia sono distese, la mano di tiro verso il canestro con il palmo rivolto verso il basso e la mano di guida con il palmo rivolto verso l'interno
  


Ci sono degli aspetti tecnici che secondo me devono essere analizzati meglio. Il primo aspetto di cui ti vorrei parlare è la posizione iniziale del corpo facendo un maggiore focus sull'utilizzo dei piedi. Il primo aspetto che bisogna curare è quello di ricevere sempre andando verso il pallone e piegandosi come se si dovesse andare sotto la linea di passaggio o sotto l altezza del palleggio. Questo permette maggiore aggressività sulla palla e maggiore capacità di salto verticale. Molti considerano questo aspetto dispersivo dal punto di vista fisico. Molti studi affermano che è molto più efficace riceve in una posizione semi-flessa dove i muscoli sono parzialmente contratti per poi aumentare la flessione e quindi aumentare l'attivazione muscolare. Questo permette un magiore richiamo dal punto di vista muscolare e quindi una maggiore esplosività a verso l'alto. 
Sulla scelta dell'arresto da fare c'è sempre un dibattito iperacceso fra gli allenatori ( come al solito ci scartavetriamo le palle su dei dettagli non troppo significativi). La mia scelta è quella di insegnare a fare un arresto a due tempi con il piedi di tiro leggermente in avanti questo perché permette maggiore stabilità e sopratutto aumento nell'atleta la percezione del piede di spinta che nel caso dell'arresto a due tempi è il secondo ( il secondo piede nell'arresto mi permette di spingermi verso l'alto). Nelle prime categorie esordienti-U13-U14 è molto importante curare gli arti inferiori per lavorare sul l'equilibrio del tiro e sull'esplosività ( l immagine che si da spesso è di utilizzare i piedi come delle molle). L'altro punto su cui mi concentro oltre che la preparazione iniziale è la fine del tiro. Bisogna concentrarsi sull'utilizzo di indice e medio della mano forte che devono dare l indicazione della direzione del tiro (si incominciano a eliminare gli errori di tiri che vanno laterali rispetto al canestro), bisogna chiudere il polso con forza e determinazione perché la chiusura con forza rende il tiro più compatto ed elimina alcuni errori fatti di mezzo. 

Tattica


Il tiro in elevazione serve quando ho spazio e tempo dal difensore, può avvenire in situazioni di extra-pass o di passaggio sugli scarichi oppure può essere utilizzato dopo aver preso vantaggio o da partenza o da palleggio e c'è un difensore in ritardo che sta recuperando.

Mentalità

Un giocatore che ha un buon tiro è molto più pericoloso in attacco e quindi gioca serenamente sia con palla che senza palla.

Tiro con l'idea di far canestro. Se sbaglio devo avere l'idea che al prossimo tiro dovrò fare canestro
Non bisogna mai parlare di correzione e cambiamento piuttosto bisogna parlare di miglioramento ed aggiustamento del tiro. 


Metodologia 

Non bisogna mai bombardare un atleta di correzioni ma bisogna dare degli obiettivi semplici nei quali arriverà la correzione. Abbiamo due possibilità di allenamento sul tiro in elevazione : lavorare sulla qualità del tiro e lavorare sulle quantità di tiro. La qualità di tiro si allena tramite un allenamento meccanico: educhiamo il giocatore a curare i dettagli. All'interno di questo tiro il giocatore deve capire perché sto facendo determinati gesti e deve prendere fiducia del gesto. Poi possiamo passare ad un allenamento ripetitivo dove si automatizza il gesto. In questo allenamento bisogna aumentare l'intensità del tiro sempre mantenendo uno schema gestuale corretto. Infine ho una parte di allenamento nella quale bisogna mantenere un livello da partita ( game shots-game sport-game speed). All'interno di questo tipo di allenamento si può allenare la quantità di tiri legandola magari a un periodo di tempo all'interno del quale il giocatore deve tenere una percentuale o deve segnare una serie di tiri. 




Errori più comuni 


  • Tiro corto : spalle posizionate dietro alla verticale del corpo, carenza di spinta negli arti inferiori, mancata distensione dell'arto superiore e mancata frustata finale
  • Tiro lungo : il braccio si distende in avanti e troppa forza nel tiro
  • Tiro laterale : la mano di tiro si sposta lateralmente 
  • Tiro con la palla che gira sul ferro : frustata errata con poco spin della palla e gomito del braccio largo. 
  • Posizione delle mani errate sulla ricezione ( presa a due mani laterali)
  • Corpo non in equilibrio e i piedi storti rispetto al canestro o rispetto al baricentro del corpo.
  • Nel caso in cui la schiena sia perpendicolare al suolo e il sedere si sposta leggermente indietro allora l'appoggio non sarà più sull'avampiede ma sul tallone. Allora bisognerà piegarsi maggiormente e allargare la base d'appoggio dei piedei
  • Mancata fiducia nei mezzi 





"Si può allenare il tiro otto ore al giorno, ma se la tecnica è sbagliata, avremo un giocatore che sarà buono per tirare male" (Michael Jordan)



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